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Warcraft – Recensione

Trailer


Duncan Jones torna alla regia con una scommessa parzialmente vinta. Non era facile dare un’anima cinematografica al più famoso gioco di ruolo della storia, un gioco che ha letteralmente estraniato dalla vita sociale un’intera generazione di nerd. 

Carichissimo di CGI, Warcraft – L’inizio narra del classico conflitto tra Orchi e Umani, coinvolti in una lotta per la sopravvivenza senza esclusione di colpi all’interno del mondo fittizio di Azertoth, regno dove la magia e i demoni sono argomenti all’ordine del giorno. Ma se inizialmente le due fazioni combattono compatte le une contro le altre, arrivano a metà film i primi dissensi che innescano doppi giochi tanto efficaci nell’economia della trama quanto noiosi nella mente dello spettatore, fiaccato dal classico “tutto già visto” e desideroso di un qualcosa meno banale. 


warcraft


In questo pseudo scontro senza arte ne parte emergono due protagonisti che falliscono miseramente nel tentativo di trasmettere i classici sentimenti che animano la più scontata delle guerre: onore, unione, sacrificio. Lothar (Travis Fimmel) è senz’anima, chiuso in un gelo recitativo che gli preclude di trasmettere un qualsiasi senso di empatia, allontanandolo dal vissuto dello spettatore. Memorabile il momento in cui assiste inerme alla morte del figlio senza esprimere un’emozione, posseduto da un’immobilismo facciale di Affleckiana memoria. 

Il Durotan di Toby Kebbel probabilmente è un personaggio con più mordente ma la CGI fallisce schermandone la bravura recitativa. Diversamente dal suo Koba in Planets of the Apes, qui il personaggio è malfatto e non risulta credibile nei movimenti. Più che un orco sembra una grossa pallina di pongo, con braccia e mani smisuratamente grandi ed una fisicità palesemente disarmonica. Una CGI così invasiva spesso riesce a snaturare i film più belli e Warcraft – L’inizio paga per i suoi evidenti green screen malcelati dalle luci. 


warcraft-l-inizio-diffusi-due-nuovi-spot-tv-v2-261619-350x16Interessante e ben approfondita è la componente magica del film e di coloro che ne sono i principali fruitori. Accanto all’ottimo Medivh (Ben Foster) troviamo il giovane mago Khadgar (Ben Schnetzer) che riesce a costruire un personaggio accattivante e indomito, inesperto nell’uso dei suoi poteri ma bravo nell’imparare ad accrescerli durante il film. E’ un personaggio che fa da spalla, ma che nel complesso compie un miglior lavoro dei suoi colleghi più illustri, tra cui il fastidiosissimo Domic Cooper (Re Llane), ormai attore belloccio ingaggiato principalmente per attirare pubblico ma sempre meno credibile nei propri ruoli. 


Warcraft – L’inizio stenta a decollare in terra USA ma sta avendo ottimi riscontri in Cina, a riprova di quanto il mercato cinematografico asiatico stia diventando un comodo salvagente nel caso di flop, come del resto Pacific Rim insegnò già a suo tempo.