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Jurassic World – La grande bugia del Velociraptor

Lo conosciamo per essere una creatura agile, aggressiva e splendidamente sanguinaria. Una vera macchina di morte che fin dal primo capitolo di Jurassic World ha lasciato dietro di se una lunga scia di sangue. Il velociraptor è insomma una creatura assassina del tardo cretaceo osannata nella saga cinematografica di Spielberg per il suo straordinario physique-du-role. Ma non è esattamente così. Il velociraptor era un animale al massimo alto 80 centimetri e non più lungo di 1,8 metri. Benchè non sia stata ancora dimostrata la sua tendenza a cacciare in branco adottando specifiche strategie, una cosa è certa: aveva le piume. Le piume disposte su tutto il corpo, ed in particolare sulle zampe anteriori, venivano impiegate nella corsa come degli stabilizzatori, dando estrema aerodinamicità all’animale e, facilitando i balzi, potevano essere utilizzate come mezzo per ostacolare eventuali prede durante la caccia. Inoltre il piumaggio consentiva un più rapido riscaldamento corporeo, mantenendo alto il metabolismo del dinosauro.

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E’ vero che erano dotati di artiglio retrattile e, come in Jurassic World, lo utilizzavano principalmente per predare. L’artiglio era posto sul dito centrale delle zampe inferiori e veniva mantenuto rialzato nella maggior parte del tempo, quando cioè la zampa poggiava sul terreno e l’animale non era attivo in uno scontro o in una battuta di caccia.


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Ecco come sarebbe dovuto essere il velociraptor nel film di Jurassic World:


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Ma allora che animale è quello visto in JW? E’ un parente del Raptor, benchè risulti  molto più minaccioso considerata la stazza ben diversa da quello di un comune pollo. E’ chiamato Deinonychus e, alla faccia dell’accuratezza scientifica, venne ribatezzato Velociraptor per ragioni puramente cinematografiche: Spielberg valutò che Deinonychus non fosse un nome efficace tanto quanto Velociraptor, il quale evocava assonanze con “l’istinto rapace” e la predisposizione alla caccia.