Approfondimenti

Le innovazioni predette da Ritorno al Futuro 2

<Dunque questo è il futuro> esclama Marty Mcfly una volta separatosi da Doc Brown nella Hill Valley del 2015. E sembra davvero il futuro agli occhi di chi nel 1989 guardava per la prima volta la pellicola. Ma la realtà futuristica che i due sperimentano nel film è così tanto diversa da quella che stiamo vivendo oggi? Nel 1989 vedere la DeLorean volare ci faceva smascellare dall’euforia, ciononostante l’essenza di questa innovazione ancora ci sfugge, allontanandoci di parecchio dal giorno in cui potremo comprarci una Smart e volare via.

Eppure non tutte le innovazioni viste nel film sono rimaste sulla carta. Alcune sono realtà quotidiana e le utilizziamo senza renderci conto che 26 anni fa erano pura fantascienza. Vediamo allora insieme le innovazioni che ha predetto Ritorno al Futuro e che ad oggi esistono per davvero.


Video chiamate

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Marty McFly si sa, è uno che appena lo chiami fifone accetta qualsiasi cosa. In Ritorno al Futuro 2 sarà attirato in una frode finanziaria dal suo collega Douglas Needles. I due comunicano attraverso una video chiamata in salotto sfruttando il televisore di casa. Fantascienza? Ovviamente si nel 1989, ma non oggi. L’ossessione per la videofonia è sempre stata presente nel cinema che fantascientifico e fino a un decennio fa era ancora qualcosa di impossibile poichè internet era lento come un bradipo. Anche i cellulari conobbero la svolta solo con la tecnologia UMTS che segnò il definitvo passaggio dalla tecnologia gsm. Oggi videochiamare è più semplice di una telefonata con Whatsapp e fratellini. Dunque benvenuti nel Futuro!


Google Glass

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Quando la famiglia McFly è riunita a cena, improvvisamente il telefono squilla e i due figli di Marty Senior buttano l’occhio su di uno strano visore che reca la scritta PHONE. In pratica una riproduzione antesignana degli odierni Google Glass, la cui diffusione non ha avuto il successo sperato. La tecnologia indossabile rappresentava una delle piu importanti sfide del passato ed oggi ci stiamo lentamente arrivando. Basti pensare alla diffusione degli smart watch, Playstation VR o Meta Sidequest.


Videogiochi senza mani

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Si devono usare le mani?! esclama quel moccioso che dodici anni dopo interpreterà Frodo nella saga dell’anello. Wild Gunman, il videogioco in cui Marty si vanta di essere un fenomeno, nel 2023 lo potreste trovare solo in un locale a tema o in un museo. I videogiochi cabinati dei bar, quelli in cui ci lasciavo migliaia di lire in spiccioli, oggi sono un cimelio preistorico e fanno quasi venire un brivido di nostalgia. Ma quello che stupisce è che in Ritorno al Futuro 2 usare le mani per videogiocare è cosa vecchia.

Una buona approssimazione di questa tecnologia “senza mani” era qualche anno fa il Kinnecth della Xbox One, che ci liberava essenzialmente dall’ingombro di un controller per poter interagire con i giochi attraverso l’uso del nostro corpo. Non fu una tecnologia rivoluzionaria, oggi ha vanno piu in voga i controller della Nintendo Switch.


Scarpe con autolacci

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Gli autolacci sono una delle invenzioni più cool del film e se non le avete adorate fin da subito non avete un’anima profondamente nerd. Le Nike che si autoallacciano oggi non sono in commercio, nel senso che Pittarello non ha uno scaffale pieno di queste calzature. Però la Nike da furba multinazionale quale è non si è fatta scappare l’occasione e ha creato per l’occasione le Nike Air Mag 2015, il modello originale e funzionate delle scarpe con autolacci e led funzionanti a 4 ore di autonomia. Purtroppo non sono mai state commercializzate.

fonte kicksonfire


Abiti taglia standard e autoasciuganti

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<Questo affare non mi sta> si lamenta Marty dopo aver indossato una strana giacca dalle maniche a tubo. In verità basta schiacciare un pulsante e la giacca si adatta alla propria taglia. Nel caso di pioggia o eventi che richiedono un improvviso bagno (come usare un volopattino nella fontana) la giacca è autoasciugante e ritorna al suo stato originale emettendo un rapido getto di aria calda.

18c4a6ed958ac759a3caca55fc232425_largeOvviamente nulla di tutto questo è parte del nostro quotidiano, nel senso che nessuna lobby della moda ha ancora abolito le taglie a favore di abiti standard auto regolanti. Diversamente qualcosa verso l’autosciugatura si muove, anche se il problema viene risolto alla fonte. Nessun maglione con phon incorporato quindi ma un tessuto di materiale nanoscopico che non si bagna essendo idrorepellente. I liquidi pur colpendo il tessuto scivolano via senza penetrarvi. E’ un brevetto della Startup Silic e non è lontano il giorno in cui potremmo vederne la commercializzazione.

fonte Wired


Generatore di fusione nucleare a rifiuti

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<I vostri figli Marty, bisogna fare qualcosa per i vostri figli!> esclama Doc Brown mentre, in uno stato di euforia da cocainomane, convince Marty e Jennifer a montare a bordo della macchina del tempo. Non c’è tempo per fare benzina, anche perchè la DeLorean ormai va ad energia nucleare prodotta da una qualche trasformazione chimica dei comuni rifiuti.

airpod-auto-aria-compressa_01Qualcuno ci aveva pensato già nel 1959 alla Ford progettando la Nucleon, una macchina che avrebbe dovuto avere un sistema propulsivo basato sulla fissione dell’uranio e un motore miniaturizzato. Nulla di tutto questo è successo e ancora oggi giriamo il mondo con i nostri serbatoi carichi di idrocarburi, benchè vi siano da anni in circolazione motori alternativi a quelli a combustione: elettrici, ibridi, a idrogeno, solari e perfino ad aria compressa come la Airpod, ben nota vettura ad emissioni zero ideata in Sardegna e il cui prezzo di vendita si aggira intorno ai 7.000 euro. Quanto costa un pieno? Solo 1€


Fotocamere Digitali

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Il profetico Doc Brown sfodera ad un tratto dal suo immenso giaccone giallo un oggetto per vedere più da vicino l’arresto di Biff e della sua combriccola di teppisti. Doc usa un binocolo digitale ultracompatto di forma estremamente squadrata, quindi privo della classica forma con lenti focali. E’ un oggetto straordinariamente simile alle attuali fotocamere digitali, con annesso zoom digitale. Nel 1989 la tecnologia mainstream più evoluta nel campo della fotografia era la polaroid con le sue istantanee, anche se i primi prototipi di fotocamere digitali già esistevano. Probabilmente Zemeckis rubò alcune di queste idee per il film.


Volopattino

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Il volopattino in Ritorno al Futuro è un attrezzo che Marty usa per tirarsi fuori dai guai in ben due occasioni. E’ un giocattolino davvero fantascientifico e di una semplicità d’uso disarmante. Nasce come un normalissimo skateboard che sfrutta la lievitazione magnetica, dunque si adatta ad ogni tipo di terreno per funzionare, tranne l’acqua.


hendo-hoverboard-skateboard-volanteIl volopattino è stata l’ossessione di tutti gli ingegneri nerd dal 1989 ad oggi, stimolando una serie di più o meno plausibili invenzioni che possono avvicinarsi all’originale usato da Marty McFly nel futuro (e nel passato).


Ecco allora che la Lexus ci stuzzica con un hoverboard volante dal raffinato design pubblicando un video che ci lascia senza parole e il cui risultato è visibile a questo link. Diversamente Jill e Greg Handerson, due californiani appassionati, hanno costruito il loro Hendo, un volopattino che funziona solo in superfici di alluminio o rame, ideali per lo sviluppo del campo elettromagnetico che sta alla base del volo. Qui trovate il video di Hendo cavalcato nientepopodimenoche dal campione mondiale di skate Tony Hawk. Tutti prototipi per ora, ma magari un giorno….

fonte Corriere dello Sport


Serratura a riconoscimento impronte

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Nel futuro le impronte digitali saranno il passpartù per accedere a molti servizi, o almeno così profetizzava il film. In Ritorno al Futuro 2 la polizia, trovando Jennifer svenuta nel vicolo, la identifica tramite le impronte digitali prima di riaccompagnarla nella sua rispettiva abitazione. E come si apre la porta di casa se non con una serratura a riconoscimento impronte?

touchID2Questo tipo di tecnologia prende il nome di biometria ed è attualmente sfruttata per le serrature di appartamenti e casseforti, a fronte dell’unicità che le impronte digitali hanno nel garantire la sicurezza. Anche gli smartphone usano questo sistema, sfruttando quello che è comunemente chiamato Touch ID, ovvero la possibilità di disinserire la schermata di blocco attraverso l’impronta del proprio pollice.