Dunkirk – La scala di Shepard
Dunkirk rappresenta senza alcun dubbio un approccio atipico al War Movie. Chris Nolan è riuscito a trovare una chiave registica che molti suoi colleghi se la sognano. Penso a Peter Berg con Lone Survivor, penso a Micheal Bay con Pearl Harbor e forse anche al Soldato Rayan di Spielberg. E’ un tipo di cinema d’autore alla Kubrick, un cinema che non teme giudizi impopolari o che rincorre il successo la botteghino perdendo per strada il cuore.
Nolan abbandona i noiosi panegirici patriottici che solitamente affollano le pagine di uno script di genere, regalando un lavoro estetico che esalta la vista e l’udito. E’ un momento storico a pochi noto quello di Dunkirk, ma che in sostanza rappresenta la fuga in massa delle truppe inglesi dalla Francia durante il secondo conflitto mondiale. Approdati sulla spiaggia le giovani leve non hanno mezzi sufficienti per attraversare il mare che li separa dalla patria ma grazie ad un moto di solidarietà patriottica dei marinai inglesi, con piccoli natanti, gente comune andrà in loro soccorso, sotto la minaccia dei caccia della Luftwaffe (la forza militare tedesca dei cieli).
Se Nolan fa un egregio lavoro da regista, il compositore Hans Zimmer (alla sua quinta collaborazione) sperimenta una colonna sonora epocale. Le note di Zimmer moltiplicano la tensione giocando in parallelo alle immagini, trasformando la scena in un complesso gioco di ansie. Merito anche della Scala Shepard e dell’illusione che regala all’orecchio di uno spettatore. Di cosa si tratta?
La scala Shepard, dal nome dello psicologo Roger Shepard che l’ha ideata, è un esempio di “canone eternamente ascendente”. Una determinata scala viene infatti suonata contemporaneamente su diverse ottave differenti; inoltre varia anche l’intensità delle scale, in modo che mentre una diminuisce di intensità, un’altra aumenta. L’effetto è quello di una scala che sale di altezza in modo indefinito. (wikipedia)
E così un senso di crescente tensione non arriva mai al suo apice, ritardando quasi all’infinito il climax dell’azione. Zimmer sperimentò la Scala Shepard su indicazione di Nolan già in The Prestige, ma qui le cose si fanno decisamente serie. La track della colonna sonora OIL descrive perfettamente questo concetto di eterna ascendenza e si riferisce al momento del film nel quale i marinai si ritrovano a galla su di una enorme chiazza di carburante sotto la minaccia dei caccia tedeschi.