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Approfondimenti

Il Gladiatore – La canzone ‘Now we are free’ spiegata

Il Gladiatore II continua la sua corsa al box office incassando ad oggi 307 milioni di dollari. Il film è costato circa 250 milioni e dunque per poter parlare di successo dovrà registrare una performance di almeno 750 milioni. La mancanza di epicità della pellicola è uno degli aspetti del film che più ne ostacolano il successo, soprattutto se si ingaggiano paragoni col primo capitolo.

Grande assente ne Il Gladiatore II è una soundtrack efficaca, capace di esaltare l’animo degli spettatori come a suo tempo fece Hans Zimmer con la splendida Now we are free (Ora siamo liberi) sul finale del primo capitolo, scritta in collaborazione con Lisa Germaine Gerrard, autrice del testo e voce sublime della canzone.


Ad ascoltarla sembra che il testo sia scritto in qualche remota lingua araba, in pochi sanni che in verità le parole non hanno senso e tutta la canzona è composta da suoni casuali o volutamente privi di significato. Eppure, la voce riesce a evocare un’emotività profonda, esaltata proprio dalla mancanza di parole specifiche. Questo perché la musica e il canto, privi di vincoli semantici, possono esprimere sentimenti in modo più diretto e intenso. Un fenomeno simile si può osservare nel canto lirico, dove spesso la comprensione del testo è secondaria rispetto all’impatto emotivo della musica e della voce.

L’interpretazione di Lisa Gerrard dona alla canzone una profondità emotiva straordinaria. La donna, nell’immaginario collettivo, è la custode della vita e della morte, una presenza costante che ci accompagna nei momenti più cruciali del nostro percorso esistenziale.

Nel film, è Augusta Lucilla la donna, posta accanto al gladiatore morente. Lo conforta e lo saluta con amore e compassione. Allo stesso modo, nella canzone di Lisa Gerrard, una voce femminile accompagna chi sta morendo, offrendo conforto e sostegno in un momento così difficile.

La musica della Gerrard evoca un’atmosfera di mistero e di sacralità. La voce della cantante ci invita a un viaggio interiore, alla scoperta di un universo sonoro infinito.

E proprio in previsione di questo viaggio nell’ignoto il canto della donna si leva per accompagnare il morente, per non lasciarlo solo.  La performance vocale di Lisa Gerrard trasforma il canto funebre in un’esperienza catartica. La canzone ci invita a riflettere sul ciclo eterno della vita e della morte, e sul mistero che avvolge ciò che viene dopo.

Di seguito la performer Czarina Russel canta Now we are free nel monumentale Hans Zimmer Tour – Live in Prague del 2017 (presente su Amazon nel formato bluray a questo link). 

Testo:

Anol shalomAnol sheh lay konnud de ne umFlavum nom de leeshHam de nam um dasLa um de Flavne
We de ze zu buWe de so a a ruUn va-a pesh a layUn vi-I beeUn da la pech ni sa (ah)Un di-I lay na dayUn ma la pech a nayMee di nu ku
La la da pa da le na da naVe va da pa da le na la dumdaLa la da pa da le na da naVe va da pa da le na la dumdaLa la da pa da le na da naVe va da pa da le na la dumdaLa la da pa da le na da naVe va da pa da le na la dumda
Anol shalomAnol sheh ley kon-nud de ne umFlavumFlavumM-ai shondol-lee flavu (live on)Lof flesh lay nof neNom de lisHam de num um dassLa um de flavne flayShom de nommMa-lun desDwondi, dwwoondiAlas sharum du koosShaley koot-tum
Fonte: LyricFind

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