The boys 4 – Review di stagione
Eric Kripke, lo showrunner della serie The Boys, ha già comunicato che The Boys si concluderà con la prossima stagione, la 5. Restano dunque pochi episodi per capire come si concluderà la faida tra i Boys e Patriota e l’attesa sarà sicuramente lunga.
Il finale di stagione ha dato risposta a ciò che ci siamo chiesti dal quarto episodio, ovvero quale fosse quel terribile potere che aveva permesso a Butcher di fare a pezzi Ezekiel e che ruolo avesse in tutto questo Joe Kessler, interpretato da Jeffrey Dean Morgan.
La quarta stagione di The boys, secondo un sentiment diffuso nell’internet, non è stata di pari livello alle precedenti. In alcuni casi si è parlato di episodi filler, incapaci dunque di contribuire a sviluppare la trama principale, in altri casi di veri e propri buchi di trama, con azioni dei protagonisti spesso insensate.
The Boys 4 ha il pregio di essere riuscita a non perdere la proprie identità dinnanzi alle falle di uno script spesso debole, conservando quello spirito grottesco che ormai è il suo marchio di fabbrica. Il sangue c’è, i colpi di scena ci sono, il black humor è presente, la perversione anche. Ma quindi dove fallisce la serie? Seguono spoiler.
Il primo grosso inciampo sono le varie linee narrative, alcune delle quali totalmente inutili o addirittura discordanti. La sensazione è che i protagonisti fossero intrapolati in loop narrativo.La loro crescita interiore li ha sempre riportati ad un punto di partenza.
Se prendiamo la parabola di Frenchie ci si può chiedere il perchè gli sceneggiatori abbiano tanto premuto sul senso di colpa riguardo l’omicidio dei famigliari del ragazzo Colin. Frenchie infatti si innamora di un certo Colin, per poi scoprire che ai tempi di Little Nina era stato fautore della strage della sua famiglia. L’angoscia lo porta perfino a consegnarsi alla polizia. Purtroppo ci resterà poco o niente poichè Butcher con l’aiuto di Mallory lo farà uscire per fabbricare il virus ammazza-super.
Tutto si è risolto senza un perchè, e anzi si è evoluto in una parabola romantica verso Kimiko nei minuti finali della stagione. A che è servita la sua storia omosessuale con Colin, il suo dramma interiore durato interi episodi? Siamo tornati al punto di partenza, cioè a quel sentimento che c’è sempre stato tra lui e la ragazza.
A che è servita la storia che “esplorava” maldestramente il passato di Kimiko? Quell’essere braccata dalla setta da cui era fuggita e che non è servita fondamentalmente a far crescere il suo personaggio. Kimiko a fine della quarta stagione è sempre la stessa Kimiko di sempre, al netto del superamento di quel blocco emotivo che finalmente la fa parlare.
Il personaggio di Latte Materno è forse l’unico che progredisce durante la stagione, ma la sua evoluzione è di una noia mortale. Prima acquisisce la guida dei Boys, poi si rende conto che non è in grado, poi vuole mollare e fuggire con la propria famiglia poi ci ripensa e porta avanti il piano iniziale contro Patriota insieme a Butcher.
Vogliamo parlare della morte del padre di Hughie e del ruolo della madre? Per puntate intere ci hanno fatto bere la storia che il padre stava morendo, che il composto V era la soluzione per salvarlo. Una scelta che regalerà un po di tempo in piu al rapporto tra padre e figlio ma che porterà al punto di partenza, la morte inevitabile. Un tira e molla di scenette con la madre che si rifà viva dopo anni e che sembra dover riprendersi un ruolo nella vita di Hughie ma che, morto il padre, scompare di nuovo dalla scena.
Le insensatezze quindi nella stagione ci sono state, ma il vero fiore all’occhiello del programma resta la diffusa perversione di alcuni personaggi. Tralasciando il grottesco episodio sadomaso di Tek Knight e Webwever, sicuramente patriota ci ha regalato anche stavolta grandi emozioni. L’episodio più teso che lo riguarda è il quarto “La saggezza dell’età”. Vediamo un Patriota sull’orlo del delirio che torna nel laboratorio in cui è stato creato e gioca al gatto e al topo con coloro che lo hanno cresciuto a suon di dolorose sevizie ed esperimenti. In quell’episodio si percepisce tutta la follia del personaggio, sempre al limite tra autocontrollo e impulso alla violenza. Non lo vedremo più così delirante poichè la guida iper razionale di Sage lo solleva dal prendere decisioni spesso deliranti.
Spendiamo due parole sul finale di stagione.
Il potere di Butcher finalmente rivelatosi non soddisfa. Ci aspettavamo immagino tutti un clone di Venom e ci siamo ritrovati un potere tentacolare che esce dallo sterno e fa a pezzi il malcapitato di turno. Non c’è l’azione o la trasformazione che mi sarei aspettato, solo dei tentacoloni che catturano e uccidono la povera Victoria Newman con una Fatality davvero banale. Sicuramente un colpo di scena, ma anche la fine di un personaggio che ancora aveva qualcosa da dire.
Tralasciando la domanda a cui non abbiamo avuto risposta ovvero A-Train dove diavolo è finito? concentriamoci sulle scene finali. Patriota oramai istituisce è a pieno titolo il dittatore degli USA e il presidente il suo burattino. I piani per dominare il mondo e internare tutti i dissidenti ha inizio. I Boys non hanno altra scelta che sparire, dividendosi e scegliendo luoghi remoti dove rifugiarsi. Una fuga che durerà poco poichè la nuova elite di super al soldo di patriota riesce a scovarli e arrestarli. Solo Butcher e Starlight riescono a fuggire. Il primo con il virus anti-super in canna di fucile, la seconda con i suoi ritrovati poteri vola semplicemente via.
Il piano dei Boys è fallito dunque? Per ora pare di si.
Come si concluderà tutto questo? La risposta tra qualche anno. Per ora accontentiamoci della futura seconda stagione di Gen-V, semplicemente definita in arrivo da parte di Amazon.