Open Windows
Girato interamente con l’utilizzo di schermi PC/tablet/cell (in gergo screencast) questo film scrive una pagina di storia del cinema per non avere nessuna inquadratura che violi questa tecnica. A parte questo piccolo merito, e la conturbante presenza di una devinità del porno come Sasha Grey, il film è una indigestione di momenti no-sense dall’inizio alla fine, e non ci risparmia il difficile compito di sospendere ogni possibile appiglio al mondo del plausibile per poter arrivare sani e salvi ai titoli di coda.
LA STORIA
La storia è un arrovellamento di trame e false identità che alla lunga sembrano un escamotage del regista per coprire le mirabolanti falle nella sceneggiatura. Sostanzialmente il protagonista Nick (Elijah Wood) vince un concorso indetto da un blog per intervistare la sua attrice preferita Jill (Sasha Grey), impegnata nel tour promozionale del suo ultimo film trash. Contattato da un misterioso hacker attraverso il suo laptop, Nick si trova ad essere manipolato e ricattato da questo misterioso uomo, i cui fini inizialmente sembrano abbastanza innocui. In realtà il concorso vinto da Nick era un falso e l’hacker lo sta usando per portare a termine un tentativo di estorsione nei confronti dell’attrice (alcuni scatti a seno nudo) e un finale rapimento. Con l’appoggio di un gruppo di hacker francesi, Nick riesce a sventare il piano del cospiratore, reo per giunta di aver ucciso Nevada, il più grande hacker di sempre nonchè detentore di una tecnologia capace di dominare tutto l’internet. Jill viene rapita, torturata fisicamente e psicologicamente; Nick alla fine ha quel che si merita (almeno fino al colpo di scena); gli hacker francesi escono di scena di punto in bianco e il finto Nevada perde le redini del gioco da lui inizialmente ideato. Ci avete capito qualcosa? Se la risposta è no, probabilmente è la causa per cui questo film non ha trovato una distribuzione italiana, rimanendo nel cassetto della scrivania del suo produttore.
I PROTAGONISTI
Il punto più dolente di Open Windows sono però i protagonisti: Sasha Grey e Elijah Wood. Partendo dal presupposto che Wood è un attore di talento e che ha sfondato con la trilogia dell’anello, tutt’oggi mi chiedo come si sia potuto ridurre così. E’ passato da un campione d’incassi come Il Ritorno del Re, 13 premi oscar e retto almeno al 60% sulle sue spalle, a un film di merda del genere. Quale frustrazione può provare ogni giorno questo mio coetaneo nel vivere un orrore simile? Il viaggio, visto in prospettiva, è molto deprimente. Purtroppo anche la sua capacità recitativa è calata, e in questo film se ne avverte il peso (probabilmente alla fine si sarò reso conto che stava girando una stronzata di film). Altra nota di demerito va a Sasha Grey, la quale preferisce fare sfoggio delle sue basse capacità attoriali piuttosto che intrattenerci con altre qualità di suo marchio, da noi tutti apprezzate. L’unica inquadratura che ci ricorda quanto la amiamo è quella in cui mostra le tette, panorama che i più conoscono alla perfezione e cui abbiamo dedicato un posto d’onore in questa gallery. Francamente Sasha Grey è il motivo per cui ho guardato Open Windows, segretamente speravo in qualche sua performance esplicita ed invece sembra che abbia voluto tagliare di netto con quell’immagine di se, tentando altre strade (la recitazione e la musica).
LA REGIA
Open windows paga lo scotto di essere girato con una tecnica registica leggermente da conato; i cambi scena sono gestiti con transizioni veloci e costanti, odiosi Pan-and-Zoom che stordiscono dopo un’ora abbondante di film. Ametto che il film in alcune parti trova però una sua dimensione thriller, quella che ti fa interessare alla storia e ben sperare nella resurrezione della trama. Purtroppo si tratta di momenti fugaci poichè il tutto sprofonda nuovamente nel baratro del cazzo-me-ne-fotte in men che non si dica. Come non notare infine le scopiazzature videoludiche di GTA? Nella scena in cui Nick è braccato dalla polizia e gli hacker francesi gli mandano sul pc la mappa della città con la posizione delle volanti in tempo reale, mi sono sentito improvvisamente catapultato dentro il videogioco, con le sirene impazzite e gli sbirri ad ogni angolo delle strade pronti a farti il culo.
IL FINALE
Il finale è terribilmente no-sense ma capace di generare moti interni di invidia. Difatti Nick e Jill restano sepolti dentro un bunker da soli per un tempo indefinito a causa di una esplosione. Ora, ditemi cosa c’è di più bello nella vita se non restare bloccati con Sasha Grey dentro un bunker sotterraneo.