L’onda

E’ plausibile pensare che nella Germania democratica e multiculturale del ventunesimo secolo possa risorgere lo spettro del nazionalsocialismo hitleriano? Il film Die Walle, conosciuto a noi come L’Onda, cerca di trovare una risposta a questa domanda sfruttando le debolezze che i giovani studenti di oggi mostrano ogni giorno. Il film è un potente trattato sulle dinamiche di gruppo e come esse possono giocare un ruolo negativo nell’emersione di ideologie apparentemente sbagliate e contrarie al senso civile.

Il film trae spunto da un reale esperimento sociale condotto da un insegnante californiano nel 1967, con lo scopo di spiegare ai suoi studenti le reali motivazioni (a loro incomprensibili) che portarono all’affermazione del nazismo. Le dinamiche sviluppate tra gli studenti furono tali da costringere il professore ad interrompere l’esperimento dopo solo cinque giorni, dati i segnali di forte similarità con l’emersione di un reale sentimento nazifascista e xenofobo.

Il film, ambientato in una scuola superiore tedesca, parla sostanzialmente della stessa storia. Il professore Rainer Wenger è chiamato a dedicare una settimana dell’attività didattica all’analisi di un tema connesso con l’autocrazia, benchè egli preferisse un tema a lui più vicino, cioè il sentimento anarchico. Trovandosi di fronte ad una classe restia al comprendere realmente il significato di un regime autartico, imbastisce un esperimento sociale che ne incarni gli ideali. La classe viene sottoposta a rigide regole comportamentali, si conforma nel vestire indossando una camicia bianca, adotta un simbolo di riconoscimento e un saluto, si omogenizza a un pensiero unico. Si afferma un cameratismo fuori scala che presto andrà fuori controllo sfociando in atti vandalici e ostracismo verso chi la pensa diversamente. Quando la situazione va completamente fuori controllo, tornare indietro diventa difficile poichè gli ideali tanto estremi si sono radicati nei ragazzi, incapaci di ritornare alla realtà.

L’Onda è un film dalle numerose chiavi di lettura, con un cast giovane e una ferma direzione registica ad opera di Dennis Gansel. Presentato al Sundance Film Festival nel 2008 ha ricevuto numerosi menzioni. Inoltre si distingue per prestigio all’interno di quel sottogenere cinematografico dedicato all’analisi della sociologia e delle dinamiche di gruppo, accanto ad altri titolo di pregio (e forse più conosciuti) come The Experiment – Cercasi cavie umane (Germania 2001) e il suo più famoso remake americano con protagonisti Adrien Brody e Forest Whitaker.

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