Deadpool – L’antieroe che spacca il culo e fa ridere
Rivoluzionare un genere di successo è un’operazione ad alto rischio e alta rendita. Da un lato, c’è il pericolo di un flop commerciale che potrebbe compromettere investimenti e reputazione. Dall’altro, si apre la possibilità di conquistare una nuova fetta di mercato estremamente lucrativa.
Deadpool non lo voleva nessuno qualche anno fa. L’immagine di Deadpool in X-Men Origins: Wolverine era ancora troppo presente nella nostra mente. Non volevamo assistere a un altro film mediocre su questo personaggio, soprattutto dopo il flop di Lanterna Verde. Ci è voluto tanto marketing, tanto studio del personaggio, tantissima passione da parte del regista Tim Miller per creare un cinecomic sboccato, sarcastico, violento e in molti paesi VM18.
Deadpool sta volando al box office, mezzo miliardo incassati contro un budget volutamente tenuto basso di 60 milioni di dollari, perché per operazioni così rischiose è meglio non fare il passo più lungo della gamba.
Il film è avvincente e la sua struttura narrativa permette di conoscere da subito il personaggio in azione senza aspettare che una narrazione piatta e lineare ci porti dalla genesi fino alla rivelazione dell’eroe. Deadpool aumenta il suo appeal sfruttando le connessioni con l’universo degli X-men, inserendo i personaggi di Colosso e Testata Mutante Negasonica in un contesto quasi paradossale. All’interno della villa di Charles Xavier ci sono solo loro due. Una stranezza che Deadpool rimarca affermando che la produzione non aveva soldi sufficienti per pagare altri X-men. Ah ah!
Deadpool è un personaggio unico nel suo genere perché è consapevole della sua stessa finzione. Rompendo la quarta parete, interagisce direttamente con il pubblico, commentando la storia, scherzando sulla sua interpretazione e prendendo in giro altri film, come il suo passato da Lanterna Verde, o il suo rapporto con Wolverine.
Secondo molte teorie, il Deadpool cinematografico è una rappresentazione fedele del personaggio originale dei fumetti. Questa continuità gli consente di compiere azioni fuori dal comune, come quando ha letteralmente ‘sfondato la quarta parete’ per inseguire i suoi creatori.
Queste particolarità hanno reso la sceneggiatura del film piuttosto ingegnosa, oltre che sboccata e volgare. I riferimenti sessuali espliciti vanno di pari passo alle parolacce, le uccisioni e le trombate, anche se parecchio ridimensionate. Il risultato è un film di supereroi che potrebbe avere somiglianze con Kick Ass, soprattutto nella pretesa di riscrivere le regole di un genere ormai appiattito dalle pellicole Marvel. Cinecomics per adulti che siamo certi evolveranno alzando la posta in gioco.
La corsa al successo di Deadpool preannuncia un lungo e roseo futuro del mercenario chiaccherone nella sua avventura cinematografica, con possibili correlazioni con gli X-men e il mondo mutante di Wolverine e soci.