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Cattivi Vicini – Recensione

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Chissà perchè agli americani è piaciuto così tanto questo film? Costato solo 18 milioni di dollari, in patria è riuscito a raccoglierne ben 150. Filmetto dalla risatina sporadica a denti stretti, lo giudico uno dei peggiori film di Seth Rogen degli ultimi anni. E’ un ennesimo Green Hornet, con tempi morti notevoli e una sensazione di “brodo allungato” spesso molto poco velata. Se non fosse stato per quel fighetto muscoloso di Zack Efron (e tutto il tam tam che ha suscitato il suo lucido pettorale in bella mostra) forse nemmeno ci saremmo accorti che questo film era effettivamente sbarcato al cinema.

La storia si focalizza inizialmente sulle vicende dei neo-genitori Rogen e Rose Byrne, di recente trasferitisi in un ridente quartiere americano con la propria figlioletta ed impauriti dal futuro tutto casa e famiglia che li aspetta. Il tempo delle feste è davvero finito? Sistemati = Vecchi? A convincerli che la risposta a queste domande non è così semplice da trovare è l’imminente trasferimento di una confraternita di universitari ( la Delta PSI Beta) nella casa adiacente alla loro. Un gruppetto di giovani solo apparentemente pacifico poichè ben presto trasformerà le loro vite in un gioco al massacro fatto di screzi e atti vandalici con l’intento di convincere gli uni a far traslocare gli altri. Il plot è insomma una super stronzata, pretesto scontato per imbastire la solita serie di gag più o meno conosciute del cinema targato Seth Rogen. Abbiamo quindi l’immancabile ovazione verso la marijuana, il sesso consumato in modo grottesco, le feste con funghetti e luci psichedeliche, lo sballo ad ogni costo per poi realizzare che è meglio la normalità…Insomma tutto quello che succedeva a grandi linee in Molto Incinta, con un contorno di volgarità made-in-collage per fare più presa verso un pubblico giovane.

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Registicamente Cattivi Vicini è un 6 scarso poichè il regista Nicholas Stoller decide di non sbilanciarsi troppo e fare l’ennesimo filmetto sulle festicciole da college che tanto ci mancavano. Diversamente Zack Efron esce piuttosto bene da una pellicola che avrebbe potuto diminuire la sua credibilità attoriale. Non che segua Zack Efron, ma averlo nel film è sicuramente meno disturbante che assistere all’ ennesimo ruolo da macchietta Christopher Mintz-Plasse, nel quale stavolta ha un pisello tanto lungo da poter essere usato come sciarpina.

Come spiegare allora questo incredibile successo al botteghino? Semplicemente riconoscendo al film tre ingredienti fondamentali:

1) Le confraternite universitarie negli USA sono viste come associazioni studentesce che lasciano il segno nella vita di un americano medio, in cui probabilmente si sono vissuti i migliori anni della propria vita tra feste, sesso, sbronze e cameratismo. Entrare in una confraternita non è uno scherzo (ricordate Andrew Garfield in The Social Network?), ma una volta accettati nel gruppo si diventa socialmente popolari.

2) Zack Efron è in ascesa. Sta cercando di scrollarsi la vecchia immagine da Disney-Boy con pellicole che vanno dalla commedia al drammone strappalacrime. Chissà che un giorno non riesca a infiltrarsi in qualche Cine-comic  (per non parlare di un nuovo Guerre Stellari).

3) Gli americani al cinema vogliono divertirsi. Soprattutto d’estate. I film che sfondano il botteghino da metà giugno sono tutti action e comedy. Transformers, Ninja Turtles e Guardians of the Galaxy ne sono un esempio.

Quindi risate a go-go mancate per un’oretta e mezzo di vuoto cosmico e nulla più. Cattivi Vicini è una pellicola buona per spegnere il cervello, ma lontana anni luce dai recenti successi di Rogen come Facciamola Finita, nel quale aveva un maggior controllo della pellicola essendo stato sia sceneggiatore, produttore che regista.