Personaggi

M. Night Shyamalan è un regista resiliente

Dire M.Night Shyamalan significa dire Il Sesto Senso. E’ il suo film più intrigante e maturo, capace di stupire e di emozionare come poche pellicole in circolazione. Eppure la sua carriera è ricca di alti e bassi, segnati da una crisi creativa che ha convinto poco critica e pubblico. Shyamalan però è un regista resiliente, capace di reinventarsi e ritrovare il tocco geniale che lo ha reso celebre, twist finale incluso. Ripercorriamo brevemente la storia dei suoi peggiori scivoloni così da farci un’idea chiara di cosa significhi la sua rinascita.


Cominciamo dal post Unbreakable, cioè Signs. Film degno di ogni lode e il cui stile registico si conferma ma non si rafforza dopo i primi due film del regista. Cast ottimo, storia valida, finale un po sotto tono. Coma si fa ad accentrare il film su una invasione aliena in cui gli omini verdi allergici all’acqua scelgono di conquistare un pianeta fatto per la maggior parte di mari laghi e fiumi? 

In The Village la storia è più sensata, buoni attori e suspance a go go fino a un twist finale che perplime. Non parlo della verità sul villaggio e sulle persone che lo abitano ma di quella sulle creature. Il film cerca di convincerci fin dall’inizio sulla loro esistenza malvagia, facendoci credere di assistere ad un monster movie in salsa thriller. Non sarà così.


Lady in the Water. Film indifendibile sotto l’aspetto recitativo perchè gli attori erano totalmente fuori ruolo, ad iniziare da Paul Giamatti che nascendo come caratterista, da protagonista non regge il ruolo in modo convincente. Il mancato carisma del personaggio si riflette su tutta la pellicola. La storia, che nasce come la trasposizione cinematografica di una favola per bambini inventata dallo stesso regista, inciampa su una miriade di  noiosi no-sense, arrotolandosi su se stessa. Il finale convince e le musiche di James Newton Howard pure, ma la sensazione che lascia il film è agrodolce, un senso di scarso appagamento per una sceneggiatura debole e mal articolata.

E Venne il Giorno. Qui la porcata è totale non solo perchè la storia è senza senso. La pellicola non riesce ad essere credibile e si risolve senza una ragione concreta con Mark Wahlberg e Zooey Deschanel sbagliatissimi nei loro ruoli. Vedere Wahlberg fare tutte quelle espressioni assurde ti fa cadere le braccia a terra. E la noia regna.


L’ultimo Dominatore dell’Aria. Benchè goda di buoni effetti speciali ha una storia che vacilla a causa del protagonista bambino, un neo attore troppo inesperto per reggere una prova attoriale di quel livello. C’era materiale per fare un film di gran lunga superiore. Il crollo è evidente tanto nelle idee del regista quanto negli incassi dei suoi film, anche se tutti hanno sempre chiuso la propria corsa in positivo rispetto al budget inziale (fonte box office mojo).

After Earth è una pellicola di genere chiaramente fantascientifico, ambientata mille anni nel futuro in cui la specie umana vive in un nuovo pianeta. I soli due protagonisti dopo l’avaria alla loro astronave riescono a compiere un atterraggio di fortuna sulla Terra, ormai completamente abbandonato dagli uomini e diventata luogo inospitale ed ostile. Il film revitato solo da Will Smith e figlio non convince, narrando una storia fine a se stessa il cui fine è solo ricucire il rapporto conflittuale tra padre e figlio.

Dopo questo periodo di crisi creativa lungo un decennio, Shyamalan rifondò il suo cinema attraverso il sodalizio col produttore Jason Blum. The visit, Split, Glass, Old e infine Bussano alla porta riscrivono il riscatto cinematografico del regista.

Qualche dato? Split costa 9 milioni e incasssa 278 milioni. Glass costa 20 milioni e incassa 247 milioni. Old incassa 90 milioni di dollari ma non è reso noto il budget. Bussano alla porta ne incassa 54 di milioni a fronte di un budget di 20 milioni. 

Attendiamo il prossimo progetto di Shyamalan, Trap. In arrivo ad agosto del 2024 e di cui ancora non si sa molto e che lo stesso regista ha definito “un film inusuale”. Queste le dichiarazioni del regista (fonte Ciak):

È un thriller. È molto insolito e nuovo rispetto a quello che ho cercato di fare, ma sono davvero entusiasta della storia, così tanto che non vedo l’ora di raccontarla. Dirò questo, l’angolazione dalla quale è vista la storia è il motivo per cui è così eccitante. La storia potrebbe essere qualcosa che hai già visto, ma il punto di vista è davvero unico”.