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Che cosa è il Quaalude

The Wolf of Wall Street è un film che ha due meriti: la magica interpretazione di DiCaprio e una saporita discesa negli inferi della tossicodipendenza più attraente, quella che accompagna il successo finanziario, lo sperpero del denaro e la speculazione. Se il film inizia con Leo che sniffa coca dal buco del sedere di un prostituta, di certo non mitiga questa tendenza nelle successive tre ore di visione. In pratica è un film sulla droga oltre che sulla spietata finanza, ma che a differenza di un Trainspotting (che riusciva a denunciare attraverso il degrado uno stile di vita non proprio sano) ne esalta le proprietà benefiche e stimolanti per “affrontare la giornata e fare a pezzi i propri nemici“. Bombardato da messaggi positivi sui benefici delle strisce, ho cominciato a ritenere che la paura di mettermi della polvere nel naso sia una ingiustificata paranoia. Insomma, guardare Jordan Belfort che si fa come un cavallo e che dal nulla macina milioni di dollari semplicemente vendendo spazzatura finanziaria a degli ignari compratori, oscura quell’aura mitologica che Gordon Gekko ha sempre avuto nel mio cervello. Il Gekko del film Wall Street sotto sotto un’anima ce l’aveva, benchè fosse sempre attento a darle il giusto prezzo. Di certo non si strafaceva di droghe, ne tanto meno di medicinali, ne tanto meno di Quaalude.


QuaaludeAl che la domanda sorge spontanea: il Quaalude che DiCaprio nel film ingoia come tic tac esiste davvero? No perchè mi ha fatto venire voglia di prenderlo!! In verità esiste ed è un farmaco con azione psicotropa molto simile ai ben più conosciuti barbiturici. E’ altrettanto vero che è stato sperimentato per la prima volta in India nel 1951 e che venne per lungo tempo impiegato come sedativo dal governo inglese. Difficile accertare però se, come sostiene Di Caprio, resistendo 15 minuti all’impulso di addormentarsi dopo la sua assunzione ci si ritrovi strafatti sul divano. Utilizzarlo era legale per un sacco di tempo e negli anni ’70 era consuetudine sbriciolarne le pastiglie per fumarsele con la marijuana in una pipa. Quaalude è il nome con cui viene riconosciuto in America il Metaqualone, che in Sud Africa è noto invece come Mandrax. Oggi giorno i sudafricani più accaniti ne fanno largo uso, in barba alla decantata scarsa reperibilità citata nel film. Anzi è molto diffuso e il suo prezzo contenuto di circa 2 euro a pillola lo rende una delle droghe più usate tra i ceti sociali meno abbienti, assieme alla marijuana e alle meta anfetamine. In America invece è stato dichiarato illegale dal 1982 perchè tossico. Quindi aveva ragione Di Caprio: non se ne trova più.


quaaludeSi ok ma gli effetti? Da delirio. L’effetto madre del Quaalude è un depressione del sistema nervoso, collegata a sonnolenza, euforia, aumento del desiderio sessuale, intorpidimento delle dita di mani e piedi, difficoltà respiratorie, cefalea, fotofobia, difficoltà motorie e del linguaggio. Il sovra dosaggio porta ovviamente alla morte, ma non prima di aver provocato vomito, insufficienza renale, delirio, convulsioni, paralisi cerebrale, arresto cardiaco e coma. Insomma tanta roba per una piccola pastiglietta innocua come una mentina, ma molto più bastarda di una zigulì alla banana. L’assunzione di Quaalude ha inoltre un diverso modo di indurre all’ overdose chi lo assume. Genera infatti una specie di progressiva e rapida tolleranza ai suoi effetti; bisogna aumentare le dosi costantemente per sentirsi fatti. A differenza dell’eroina, il cui aumento nel dosaggio porta all’overdose in modo lento e graduale, il Quaalude può stenderti nel giro di poche settimane, poichè l’aumento delle dosi è quasi sistematico. Se si decide che il Quaalude è una pillola che sta rovinando la nostra quotidianità, ci sono due vie per smettere: ridurre le dosi gradualmente (modalità pericolosa), passare a un sostitutivo come i barbiturici e poi scalare gradualmente (meno pericolo e maggiore facilità di ridurre il dosaggio).