Recensioni

Man of Steel

Trailer


man of steelCaro Zack Snyder,

    il tuo Superman mi ha quasi fatto rimpiangere quello di Bryan Singer, che con i suoi mille difetti riusciva a raccontare una storia non confusa e plausibile. Prendi l’inizio del tuo film e spiegami il senso del perchè il Generale Zod tenta un “colpo di Stato” con un manipolo di seguaci per poi fallire miseramente pochi istanti dopo, all’arrivo delle autorità. Ma che cazzo di rivoluzione è? Spiegami perchè i Cryptoniani sono così tecnologicamente avanzati e Jor-El se ne va in giro cavalcando una lucertola alata. Spiegami perchè sono tutti vestiti come cavalieri dello zodiaco. Ma sopratutto spiegami perchè parlano tutti l’inglese. Non potevi inventarti una lingua aliena? Sono piccoli dettagli che contribuiscono a fare di un film una gran cagata. Ho sperato fosse solo un temporaneo abbaglio di Goyer nello scrivere la sceneggiatura, e invece… Il film procede con una manciata sconnessa di eventi della vita di Clark Kent dove lui salva in continuazione delle persone: dalla piattaforma oceanica al bus della scuola. Micro storie che funzionano male e danno l’impressione che siano state piazzate da te li solo per il fatto che sono “fighe”, strizzando l’occhio allo spettatore più giovane e intrinsecamente bimbominkia. Qui il tuo autocompiacimento è scandaloso e rovina l’empatia che avrei potuto provare col protagonista. Forse è qui il problema, si fallisce miseramente nell’ immedesimarsi con Clark Kent.


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E’ troppo perfetto e sicuro di sè perchè ci si possa sentire come lui e voler indossare il suo mantello. Il mio disinteresse era alle stelle. Nella scena della distruzione di Smallville francamente facevo il tifo per i cattivi, speravo che gli rompessero il culo tanta era disturbante e noiosa la sua spocchia. Non hai imparato nulla da Batman Begins? L’empatia fa leva sulle debolezze del protagonista, non sul suo essere “cazzuto” in ogni situazione. Anche il rapporto coi genitori sembra finto tanto è romanzato e melense. Pa Kent mi ha letteralmente sfondato i cosiddetti con almeno 10 minuti totali di pipponi buonisti e c’è mancato molto poco che sentissi la formula magica “da grandi poteri derivano grandi responsabilità“. Sul finale, la distruzione della città è quanto di più pompato possibile, rasentando le doti registiche di “nostro signore dell’esplosione” Michael Bay. Si dai che figata frantumare palazzi e creare esplosioni ogni secondo, ma è ovvio che oltre l’estetica ci vuole la sostanza. Mentre ti divertivi ad annientare i grattacieli di Metropolis mi chiedevo: quanti abitanti saranno rimasti uccisi in questo scontro? Perchè Superman si sbatte così tanto per salvare ogni singola vita e se ne frega se sta radendo al suolo una città intera? Perchè non pensa all’incolumità della gente e cerca di trasferire la battaglia con Zod nel deserto? La sua scazzottata personale avrà causato almeno mezzo milione di morti. Se dovessi esprimere un giudizio sui protagonisti direi che l’oscar per il personaggio meno credibile lo vince comunque Lois Lane.

E’ una giornalista o è Lara Croft? Perchè abbia un ruolo tanto centrale resta un mistero. Difetta di molta espressività e viene sfruttata per ricoprire il solito ruolo della donzella in costante pericolo verso la quale il protagonista prova dei sentimenti. E poi c’è Henry Cavill. Non è il Superman che volevo vedere al 100%, ma è quello che in fondo mi aspettavo. Intendiamoci, Cavill ha sicuramente il physique-du-role perfetto per interpretare il figlio di Crypton tanto sono gonfi e ipertrofici i muscoli che si ritrova, eppure a livello attoriale è calato. Sembrava un mezzo stoccafisso mono-espressivo conscio del fatto che era li solo per avere un fisico perfetto e una somiglianza più che notevole con il Superman originale. Nel costume, ammetto con onestà,  fa la sua porca figura, dato che quest’ultimo è stato creato per esaltarne gli attributi. E’ un costume visivamente molto bello e scenico, il cui  bluastro lucido richiama il colore dell’acciaio, perdendo le fastidiose mutande rosse indossate da tutti i precedenti Superman dello schermo, Reevs compreso.



Notevolmente migliorato rispetto a quest’ultimo film anche il volo, che godendo dei benefici di una miglior computer grafica risulta credibile e spontaneo, basato su movimenti fluidi e sinuosi. Inoltre i combattimenti cinematografici sono ad un livello superiore rispetto ai già visti scazzottamenti in varie pellicole recenti e alcune citazioni qua e la sulla mitologia di Superman sono interessanti: dall’autocisterna col logo della LexCorp, al satellite col marchio Wayne Enterprises allo scienziato al servizio di Zod, presente anche nella serie di Smallville che risponde al nome di Alister Kraig. Watchmen per ora rimane il tuo cinecomic più riuscito e forse per questo il meno apprezzato dal pubblico. Perchè il tuo cinema è così e quando fai un film intimo e artisticamente perfetto raramente vieni capito, quando cerchi di fare blockbuster mainstream fai porcate.