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Deadpool – Recensione

Trailer


b4w8wlxCi sembra di vederli quelli là ad Hollywood, seduti sui loro grandiosi uffici che si arricciano i baffi pensando ai miliardi in arrivo. << L’operazione Deadpool sta avendo successo Signore>> esclama l’analista impettito al grassottello general manager di turno. <<Avviate tutti i cinecomics Rated finora in stand-by, è il momento!>> risponde il dirigente mentre con una mano sorseggia del costoso brandy con l’altra accarezza il proprio gatto bianco.

Stravolgere le regole di un genere di successo è un’operazione rischiosa, fortemente redditizia ma rischiosa. Ha tutto il potenziale detonante di trascinare nell’abisso soldi e carriere, ma dall’altra di aprire nuove ricchissime nicchie nel mercato, abbastanza grandi da rassomigliare a dei giacimenti di diamanti riguardo a profitti potenziali.

Deadpool non lo voleva nessuno qualche anno fa. Avevamo ancora in testa quello schifo visto in X-Men Origins: Wolverine e non potevamo certo pensare a un ennesimo rottame produttivo sul mercenario chiaccherone, con un Ryan Reynolds sprofondato nelle sabbie mobili grazie a Lanterna Verde. Tanto marketing protrattosi per mesi, tanto studio del personaggio, tantissima passione da parte del regista Tim Miller ed eccolo qui, un cinecomic sboccato, sarcastico, violento e in molti paesi VM18.


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Deadpool sta volando al box office, mezzo miliardo incassati contro un budget volutamente tenuto basso di 60 milioni di dollari, perché per operazioni così rischiose è meglio non fare il Bryan Singer della situazione se non si vuole passare i prossimi mesi a leccarsi le ferite facendo lo scarica barile alla Josh Trank.

Il film è avvincente e la sua struttura narrativa permette di conoscere da subito il personaggio in azione senza aspettare che una narrazione piatta e lineare ci porti dalla genesi dell’eroe fino alla sua proclamazione a giustiziere in calzamaglia. Deadpool aumenta il suo appeal sfruttando le connessioni con l’universo degli X-men, inserendo i personaggi di Colosso e Testata Mutante Negasonica in un contesto quasi paradossale nel quale all’interno della villa di Charles Xavier ci sono solo loro due. Una stranezza che Deadpool rimarca affermando che la produzione non aveva soldi sufficienti per pagare altri X-men. Ah ah! Tutti giù a ridere.

Deadpool è un eroe unico nel suo genere, perché riesce a rompere la quarta parete ed interagire con gli spettatori. E’ consapevole di essere il protagonista di un film ed è consapevole di essere Ryan Reynolds, così da avere tutti gli strumenti per poter fare sarcastiche battute sul costume di Lanterna Verde o su Hugh Jackman che interpreta Wolverine. Il Deadpool del film è secondo le teorie più comuni, lo stesso dei fumetti e non una interpretazione cinematografica del personaggio. Questa particolarità lo rende capace di fare cose assurde, come quando riuscì a trovare un espediente per uscire dalle pagine del suo fumetto, intraprendendo una caccia all’uomo nei confronti dei suoi disegnatori per ucciderli.


testata-mutante-negasonica-brianna-hildebrand-maxw-650Queste particolarità hanno reso la sceneggiatura del film piuttosto ingegnosa, oltre che sboccata e volgare. I riferimenti sessuali espliciti vanno di pari passo alle parolacce, le uccisioni e le scopate, anche se queste ultime sono parecchio ridimensionate. Il risultato è un film di supereroi che potrebbe avere somiglianze con Kick Ass, soprattutto nella pretesa di riscrivere le regole di un genere ormai appiattito dalle pellicole Marvel. Cinecomics per adulti che siamo certi evolveranno alzando la posta tanto in alto da diventare un crogiolo di tutine, splatter, sesso, volgarità, perché si sa che Hollywood non è brava a maneggiare cose di questo tipo.

Il film di Tim Miller non è certo il primo cinecomic a guardare ad un pubblico adulto, prima di lui c’è stato Punisher – War zone, Watchmen, Spawn. Tutti flop, benchè il valore artistico del secondo getti ancora ombre sul perché sia stato bistrattato dal pubblico pagante.

La corsa al successo di Deadpool preannuncia un lungo e roseo futuro del mercenario chiaccherone nella sua avventura cinematografica, con possibili correlazioni con gli X-men e il mondo mutante di Wolverine e soci.