Recensioni

Arq – Prigionieri del loop

Il loop, un’anomalia temporale che porta a rivivere un medesimo intervallo di tempo per centinaia di volte. Il tempo da lineare diventa ciclico, non lasciando scampo a chi vi è intrappolato. Ricomincio da capo, Looper, Predestination, Edge of Tomorrow sono tutte storie di loop temporali in cui i protagonisti cercano di scappare dalla ripetizione estenuante degli eventi giornalieri che li coinvolgono. 

Al cinema il loop spesso rappresenta la monotonia della routine e la noia dal quale si vuole fuggire per evitare il tracollo, altre volte (quelle più fantascientifiche) è solo un labirinto dai muri invisibili che imprigiona i protagonisti, di loop in loop sempre più consapevoli di come uscire dal cerchio temporale. 


Arq, prodotto da Netflix e disponibile sulla piattaforma, è un film low budget con spunti fantascientifici che fa del loop il fondamento della storia. Il protagonista Renton è un giovane scienziato che ha costruito per una potente corporazione, la Taurus, una macchina in grado di creare infinita energia, l’Arq. In un futuro apocalittico in cui anche l’aria esterna è velenosa, l’ultima resistenza di umani combatte per non diventare schiava della Taurus, la macro corporazione che controlla tutto. L’Arq è una macchina che può decidere gli equilibri della guerra ma il suo potere di distorcere il tempo non era previsto e Renton dovrà fare tutto il possibile per uscire da una situazione apparentemente senza via di fuga.


Come Tom Cruise in Edge of Tomorrow, ogni loop non resetta i ricordi e ogni ricordo diventa prezioso per evitare gli errori che possono condurre Renton a rivivere da capo il ciclo temporale di circa tre ore. In ogni loop riesce a spingersi sempre più in la cercando di risolvere l’enigma dell’Arq e il perchè non riesce a smettere di risvegliarsi ogni mattina nel suo letto con la fidanzata Hannah, del tutto ignara di cosa stia accadendo. 

Film del genere sono spesso esposti ai buchi della trama, ai no sense su cui spesso si gioca la partita del successo/insuccesso della pellicola. Diversamente da ciò che ci si può aspettare, Arq stupisce per la sua ottima logicità non perdendo di vista la coerenza tra gli eventi e il funzionamento del loop temporale. Ovviamente ci si potrebbe chiedere come sia possibile che una volta presa coscienza del loop che porta a una modifica delle azioni dei protagonisti, gli antagonisti del film continuino a fare sempre le stesse cose senza essere influenzati da tali cambiamenti. Al di là delle pignolerie, Arq è un ottimo prodotto televisivo e merita di essere conosciuto per lo sforzo produttivo di chi lo ha concepito.