Blair Witch – La realtà dietro il film
Se si chiede ad una persona che cosa gli evochi nella mente il nome la strega di Blair, questa subito ti dirà il film The Blair Witch Project che nel 1999 ha fatto il record di incassi cinematografici. Ma dietro il film si cela una leggenda che a partire dal Febbraio 1785 terrorizza gli abitanti del villaggio di Blair in America. In quella data molti bambini denunciarono ai propri genitori che una donna irlandese di nome Elly Kedward, li obbligava ad entrare nella propria casa per prelevare loro del materiale biologico. Non era chiaro per quale fine. Elly Kedward venne dunque bandita dal villaggio per stregoneria e costretta a vivere nei boschi circostanti.
Durante il rigido inverno del 1786, tutti gli abitanti di Blair diedero la donna per morta a causa delle rigide temperature. Ma nel 1786, dopo appena un anno, chi accusò Elly Kedward di stregoneria e alcuni bambini del villaggio scomparvero misteriosamente senza lasciare traccia. Temendo una maledizione della strega, tutti gli abitanti fuggirono promettendo di non fare mai ritorno a Blair.
Così, dove una volta sorgeva il villaggio di Blair viene fondato, nel 1824, un nuovo villaggio: Burkittsville . Ma la scia di sangue non terminò, anzi….
Nell’agosto 1825 molti popolani vedono la giovane Treacle Eileen essere trascinata nel torrente da una figura femminile. Nonostante il torrente non fosse profondo, circa un metro e venti, il corpo della ragazza non venne mai ritrovato. Per i successivi tredici anni,vennero rinvenuti nel bosco strane figure di forma umana composte da legnetti intrecciati.
Nel Marzo del 1886 un’altra fanciulla di nome Robin di soli otto anni sparì misteriosamente. Le squadre dei soccorritori la cercarono in vano per ore e dopo un giorno la bambina ritornò a casa da sola. I soccorritori invece scomparvero nella foresta. La bambina raccontò di essere stata avvicinata da un’anziana signora che la condusse in una casa al centro della foresta. La piccola Robin racconta di essere stata costretta a stare nello scantinato fino al suo ritorno.
La giovane impaurita, nel vedere che la signora non ritornava, decise di scappare e tornare al villaggio. I cinque membri della squadra scomparsa vennero ritrovati in un angolo della foresta chiamata Roccia della bara, vicino al torrente Teppy West, legati brutalmente torturati, con strane incisioni e simboli su tutto il corpo. I soccorritori tornano velocemente in paese per chiedere aiuto ma una volta recatisi sul posto del ritrovamento, dei cadaveri non era rimasta nessuna traccia se non una grossa chiazza di sangue e un’ indescrivibile odore di morte.
Tutto rimase tranquillo fino al Novembre del 1940 quando per circa otto mesi scomparvero dal villaggio ben otto bambini. Il 25 Maggio 1941 Rustin Parr, un eremita che viveva nei boschi, va nel mercato di Burkittsville e urla alla folla dicendo: “sono finalmente giunto al termine”. La polizia subito non capì che cosa intendeva dire l’uomo con quella frase, ma subito dopo lui stesso confessò di aver brutalmente ucciso, seguendo dei rituali magici, sette degli otto bambini da lui rapiti, e di aver lasciato libero l’ ottavo Kyle Brody. La polizia accorsa nei boschi, andò nella casa di Rustin, e nella cantina trovò sette bare segnate da altrettante pile di sassi. Gli inquirenti durante l’interrogatorio di Rustin chiesero cosa l’avesse spinto a commettere degli atti tanto raccappriccianti.
Rustin affermò che fu costretto a compiere quegli omicidi dalla voce, la quale diventava nella sua testa ogni giorno sempre più forte e convincente. Era la voce di una vecchia signora, il cui spirito vagava per la foresta. Questa voce seguiva Rustin giorno e notte indicandogli chi e come uccidere. Nella mattina del 25 Maggio 1941, la donna che lo aveva posseduto mentalmente tutti quei mesi gli comparì davanti dicendogli che il suo lavoro era terminato e che doveva raccontare a tutti ciò che aveva fatto.
Parr Rustin fu condannato a morte per strage e subito giustiziato nel Novembre 1941. Kyle Brody unico bambino sopravvissuto, raccontò di essere stato costretto ad assistere all’uccisione degli altri sette, e non si riprese mai choc. Fu ricoverato in una clinica psichiatrica dove morì, probabilmente suicidatosi, nel 1971.
Su questa vicenda sono stati scritti molti libri, la maggior parte dei quali puramente inventati. L’unica degno di nota, nonostante la sua difficilissima reperibilità è Il culto della strega di Blair. Volume rarissimo che illustra perfettamente la figura della “strega”.
fonte: croponline